AUDIO 11: Pilastro Djed
Il pilastro Djed è un antichissimo simbolo divino, anticamente venerato nella regione di Menfi. Si ritiene che esso rappresenti la colonna vertebrale di Osiride.
L’erezione di questo pilastro coincideva con la festa di Sokar (il dio della necropoli di Menfi), che cadeva il primo giorno del primo mese d’inverno; si celebrava nel medesimo tempo la festa dell’incoronazione del faraone, che veniva fissata in quel giorno senza tenere conto della data reale dell’avvento del sovrano. Un’iconografia dell’erezione del pilastro Djed è rappresentata nella tomba di un funzionario della città di Tebe. Nella scena si scorge il re, aiutato da sacerdoti, innalzare con le corde un grande simulacro del pilastro che prima si trovava in posizione orizzontale. In occasione della cerimonia un folto gruppo di persone combatteva a colpi di bastone, mimando un episodio della presa della città di Buto da parte dei “Seguaci di Horus”. Questa scena doveva evocare la vittoria del Sud dell’Egitto sul Nord e alludere all’unificazione del paese, ma aveva anche un significato religioso, simboleggiando la rinascita di Osiride, identificato con il pilastro, alla presenza del faraone, quest’ultimo chiamato “nuovo Horus”.
L’amuleto a forma di Djed aveva il significato di “stabilità” e “forza vitale”. Il capitolo 155 del Libro dei Morti è dedicato a questo amuleto e ha come titolo: “Formula per il Djed d’oro da porsi al collo del defunto” ed inizia con una frase rivolta ad Osiride: “Ecco la tua colonna vertebrale!”.