
AUDIO 5: Il giudizio dell’anima
Potremmo immaginare così la scena del giudizio nell’aldilà. Il defunto è in piedi in atteggiamento rispettoso, accanto alla bilancia che porta su di un piatto il suo cuore e sull’altro una piuma di struzzo (simbolo di Maat, la dea della verità e della giustizia). Il defunto attende il risultato della pesatura del cuore, fatta da Anubi (il dio preposto all’imbalsamazione) o Horus (il dio-falco), in presenza di Osiride. Il dio Thoth sorveglia la pesatura e registra, in qualità di cancelliere, il risultato del giudizio, mentre il morto recita una lunga confessione negativa, assicurando di non aver commesso peccati in vita. Se il cuore è puro e non pesa più della piuma, e pertanto la bilancia rimane in equilibrio, il defunto, per sentenza di Osiride, potrà entrare nei Campi di Iaru; se il cuore è pesante, essendo carico di peccati, la bilancia pende e il defunto, divorato dalla Divoratrice Ammut, un mostro ibrido con corpo di ippopotamo, testa di coccodrillo e criniera di leone, è annullato per sempre e cade nel “Luogo dell’annientamento”. Sono inoltre presenti i 42 giudici del tribunale di Osiride, che rappresentano i 42 peccati che il defunto non deve aver compiuto in vita.