AUDIO 17 - Alimentazione
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AUDIO 17: Alimentazione

Pane e birra erano la base della dieta egiziana. Venivano prodotti dai due principali cereali coltivati nell’Egitto dinastico, ossia il frumento e l’orzo. Le scene funerarie relative alla cottura del pane e alla produzione della birra sono numerose. A Giza sono venute alla luce panetterie risalenti alla IV dinastia, e il pane autentico è stato rinvenuto in innumerevoli sepolture. Il pane veniva fatto con farina (ottenuta con pietre da macina) e acqua, poi impastato e lasciato lievitare. L’impasto poteva essere modellato in una piatta pagnotta oppure cotto in contenitori di terracotta. Le forme potevano variare dal pane conico a forme circolari e triangolari. Con l’aggiunta di diversi ingredienti, fra cui miele, datteri e fichi, si ottenevano focacce, dolci e biscotti, che potevano assumere anche forma di animali o di figurine umane.

Sulle mense egiziane erano poi presenti in abbondanza i pesci pescati nel Nilo e gli uccelli cacciati nelle paludi o allevati appositamente; di solito venivano arrostiti, mentre perlopiù bollita era la carne bovina e ovina, destinata alle mense più ricche. Non mancavano le verdure, nonché la frutta tipica dell’area mediterranea. La coltivazione dell’olivo fu importata dalle vicine regioni asiatiche e si diffuse durante il Nuovo Regno (tra il 1550 e il 1069 a.C.). La birra veniva ottenuta impastando la farina d’orzo per formare i caratteristici “pani da birra” che, parzialmente cotti, erano impregnati con liquore di datteri e lasciati fermentare. In seguito, il liquido ottenuto veniva filtrato e talvolta ulteriormente manipolato con l’aggiunta di spezie e aromi che davano origine a diverse varietà di birra. Il vino era riservato alle famiglie più abbienti.